martedì 22 dicembre 2015

AUGURI


BUONE FESTE DI CUORE!!!

UTOPIA

Di nuovo il calendario
si è sfogliato, instancabile
stacanovista di giorni.
Intorno la gente non cambia,
sempre ha quel dito indice puntato
in una pantomima di risibile distanza.
Vorrei un Natale dove
il Dio di tutti lo si riconosca di tutti Dio.
Perché può parlarci da vari pseudonimi,
ma gli occhi coi quali ci guarda
appartengono allo stesso sguardo.
Allora eccolo appeso ad una croce,
a piedi nudi in una moschea.
Ebreo o indù,
buddista in tonaca arancione.
Tanti volti, tanti nomi,
ma un solo cuore che spera
nella fratellanza dei suoi
figli diversi.

© Miriam Ballerini

sabato 5 dicembre 2015

Leone d'Appiano 2015

Anni fa mi fu consegnato il Leone appianese, ora, di nuovo in prima linea!! Grazie al mio comune e agli appianesi che mi seguono.
11 dicembre 2015





sabato 14 novembre 2015

Articolo Diario di una ragazza del sud

http://www.dazebaonews.it/cultura/item/38085-miriam-ballerini-autrice-di-diario-di-una-ragazza-del-sud.html

Un caloroso ringraziamento a Bruna Alasia.

Premiazione a Cinisello Balsamo




Concorso La finestra eterea - Trofeo big per la poesia a Miriam Ballerini. Trofeo big per la fotografia ad Aldo Colnago, la mia metà,

martedì 27 ottobre 2015

25 ottobre 2015

Secondo premio al concorso La campanella di Bovisio Masciago.





venerdì 23 ottobre 2015

IDEA REGALO

Buongiorno,
si avvicina Natale e magari non avete ancora idea di cosa
regalare o regalarvi.
Vi propongo, qualora siate appassionati di scrittura creativa,
o conosciate qualcuno che lo sia, il mio corso on line.
Per info sono a vostra disposizione! Grazie dell'attenzione!!

Miriam Ballerini


giovedì 22 ottobre 2015

I SOGNI NEL CASSETTO


Un progetto al quale ho avuto l'onore di partecipare. I soldi raccolti sono stati devoluti agli ospiti anziani dell'Istituto Don Gnocchi di  Malnate. Si può fare ancora molto!


giovedì 8 ottobre 2015

Presentazione a Genova

Ecco il link dove poter ascoltare la presentazione di "Diario di una ragazza del sud" presentato a Genova da Lina Piccione. Io non ero presente fisicamente, ma c'erano le mie parole!

https://youtu.be/-kat035I11M

domenica 4 ottobre 2015

DIARIO DI UNA RAGAZZA DEL SUD DI MIRIAM BALLERINI E LINA PICCIONE Un disegno verista della condizione femminile “dal tramonto all’alba” dei tempi

DIARIO DI UNA RAGAZZA DEL SUD DI MIRIAM BALLERINI E LINA PICCIONE
Un disegno verista della condizione femminile “dal tramonto all’alba” dei tempi

“Diario di una ragazza del sud” è un disegno realistico ed attento che l’ autrice, Miriam Ballerini schizza su di una terra di vita, molto sentita, che si ricollega al meridionalismo ancestralizzato. Oggi questa terra deve essere forte più che mai, perché i fiumi di profughi invadono l’Europa leggiadra. Lo sradicamento e l’impianto in altre terre può darsi che sia traumatico e che le piante ne soffrano, ma a volte, invece, è proprio un’ancora di salvezza. È il caso della protagonista di questo diario, Maria Sole, che nell’emigrazione ha trovato la liberazione. Maria Sole è una di quelle tante «donne a cui sono state tarpate le ali che hanno tanto lottato e che ancora lottano per la libertà». Così recita la dedicazione dell’ autrice. Non a caso tra le prime battute il diario inizia proprio attraverso l’immagine del tramonto e della sera. L’occaso del sole è l’occasione che richiama a Sole. «Maria Sole uscì dal ristorante e si fermò un momento in cima ai tre gradini. Certo, i tramonti hanno la capacità di riempirti l’anima, ma forse sono le albe quelle che rimangono impigliate nei pensieri». E ci ricorda Foscolo: «Forse perché della fatal quiete/ Tu sei l’immago a me sì cara vieni/ O Sera!»: la sera ci conduce al Nulla Eterno ed aspetta la sua alba di resurrezione. E ci ricorda con parole di verismo, molto simili a quelle del diario balleriniano, il Verga sconsolato:  «La sera, appena cade il sole, si affacciano all’uscio uomini arsi dal sole, sotto il cappellame di paglia e colle larghe mutande di tela, sbadigliando e ritirandosi le braccia, e donne seminude, colle spalle nere, allattando i bambini già pallidi e disfatti». O con le parole di Salvatore Di Giacomo: «La padrona preparava i lumi. Un grande silenzio s’era fatto per le vie. La dolcezza del tramonto penetrava l’anima …». Maria Sole vive il dramma di essere donna. C’è una figura storica che si staglia tra le pagine di vita, quella del padre e padrone. Essere donna significa “essere inferiore”. In ciò riassumiamo il “complesso di inferiorità”. D’altronde Freud e Lacan, galantuomini e perbenisti, avevano visto nella donna un “uomo castrato”, o una “Lupa” verghiana. Non avevano fatto altro che perpetrare ancora quella cultura millenaria della “Fallo”. Nel 1600 la donna non aveva il diritto neppure di godere del coito del matrimonio. È rimasta famosa la “camicia giansenista”, una camicia accollata e lunga fino ai piedi: aveva un foro soltanto nella parte corrispondente alla vagina e niente più! La morale giansenista era severissima e frenò quella evoluzione che già si era avuta col Rinascimento. Essa ha avuto un influsso fino ai nostri giorni, almeno fino alla Seconda Guerra Mondiale. In Sicilia, fino a pochi decenni fa, si poteva ancora trovare ricamata sulle lenzuola, o all’angolo di un cuscino, la frase: «Non per il piacer mio, ma per dare un figlio a Dio!». È questo il profondo senso di questo sentito diario di vita, ben desumibile da alcune battute: «Mi guardo intorno e vedo che, anche se i tempi sono cambiati, c’è ancora chi soffre per mano di un uomo che non sa riconoscere nella donna un suo pari. Ecco perché ho voluto raccontare la mia storia». E l’auspicio che la buona letteratura vuole affidarci è proprio un motto di E. Vedder, riportato sempre nella dedicazione del bellissimo libro di Ballerini: non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’è sempre primavera. Questo motto riprende il senso di quell’alba di resurrezione che si aspetta dopo il tramonto “Alla Sera”.

Vincenzo Capodiferro

Premiazione

3 ottobre 2015 premiazione al concorso Internazionale Valle Vigezzo- Andrea Testore salviamo la montagna. La mia poesia Altitudine ha ottenuto il secondo posto.


lunedì 28 settembre 2015

domenica 13 settembre 2015

venerdì 11 settembre 2015

mercoledì 2 settembre 2015

Tempus fugit - Le stagioni della vita

Ho partecipato al premio nazionale La Luna e il Drago VII edizione, la mia poesia "Stagioni" è inserita nell'antologia. Visitabile sul sito:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/188831/tempus-fugit-le-stagioni-della-vita/



martedì 1 settembre 2015

DIARIO DI UNA RAGAZZA DEL SUD a cura di Marco Salvario

DIARIO DI UNA RAGAZZA DEL SUD    Lina Piccione- Miriam Ballerini
© 2015 Serel International
ISBN 978-88-89401-24-8
Pag. 125  € 12,00

Ho avuto la buona sorte di avere tra i compagni utili e intelligenti di questa calda estate il nuovo libro di Miriam Ballerini, “Diario di una ragazza del Sud”, un agile volume che mi ha guidato in un viaggio nella sofferenza e nella costrizione di una figlia prigioniera di un padre padrone, una crescita vissuta tuttavia con una capacità di umanità e comprensione che conforta e fa meditare su come certi drammi possano avvenire sotto gli occhi di una società cieca e complice.
La protagonista, dal nome di fantasia Maria Sole, nome inventato ma la storia è vera, in sintonia con la vocazione sempre più documentaristica e giornalistica che romanziera dell'autrice, soffre le scudisciate che riceve nella propria carne prima di bambina e poi di giovane donna, eppure continua a guardare avanti, spaventata, sottomessa, ma sempre innamorata della vita.
Con abilità Miriam racconta e costruisce due storie parallele di cui Maria Sole è sempre la protagonista: una protagonista che non subisce passivamente gli eventi come si potrebbe frettolosamente giudicare, ma che si aggrappa con un’energia commovente a ogni frammento di gioia che la sua esistenza le offre non solo per sopravvivere ma per crescere e maturare. Battaglie perse e umiliazioni, ma non sarà mai vinta. Malgrado tutto e tutti. 
Maria Sole, ormai anziana, racconta il proprio passato senza mai giudicarlo e senza giudicarsi. Non condanna e non assolve, ha nell’animo piaghe che non si rimangeranno mai e che le fanno affrontare una nuova lotta perché la sua storia non si ripeta.
La forza del racconto è nello scorrere armonioso della doppia storia, nel raccontare senza ripetizioni, senza moralismi, senza pause e senza compiacimenti, una vicenda che avvince dalle prime pagine e, alla fine, lascia il lettore convinto e migliore. Soprattutto, e di questi tempi è una vera rarità, soddisfatto per avere letto un bel libro.

© Marco Salvario

martedì 4 agosto 2015

Miriam Ballerini sul settimanale STOP

Agosto 2015

La criminologa Immacolata Giuliani mi ha intervistato per il settimanale STOP. Un grande onore!!



martedì 28 luglio 2015

25 luglio 2015 premiazione al concorso internazionale Juan Montalvo


Diario di una ragazza del Sud recensito da Maria Ausilia Gulino per le Nuove Pagine

Una storia vera, di una ragazza che ha subito le percosse dal padre. Una storia di perdono, che malgrado tutto si è rivelato autentico. Una storia di una mentalità che ha soffocato i sogni di tante giovani. Il nuovo libro di Miriam Ballerini e Lina Piccione si intitola Diario di una ragazza del Sud, e racconta una biografia di una persona ancora esistente che ha voluto dare testimonianza di un passato non troppo lontano che per certi versi può risultare ancora radicato nell’entroterra dell’Italia meridionale.
La narrazione è ambientata in Calabria e parte dall’infanzia di Maria Sole, che a causa di un amore giudicato sbagliato dal padre (padrone) ha dovuto subire le pene dell’inferno. La gelosia nei confronti della figlia femmina è stata la “giustificazione” di tutti i mali impuniti.
A quei tempi, venire al mondo col marchio di donna, voleva dire essere una creatura che andava piegata all’obbedienza e il cui solo ruolo dovesse essere al servizio della famiglia. Le ragazze non studiavano. Si pensava che, per fare la moglie e la madre, studiare non servisse. Al contrario, i maschi erano quelli che avrebbero portato avanti il nome della famiglia.
Maria Sole è lo pseudonimo della protagonista del libro, che vive attualmente in un paese del Nord ormai da tanti anni, e che si è creata una sua famiglia poggiata sui principi dell’amore e dell’affetto. Ma che non ha dimenticato ovviamente la storia della sua infanzia, degli occhi di quel padre violento che trovava ogni pretesto utile per “suonargliele con la cintura dei pantaloni”. Maria Sole, oggi, ha ottenuto il suo riscatto sociale e si è creata il suo posto nel mondo, tutto sommato una parte della sua vita, la migliore, dove i sogni erano l’unico mezzo per evadere e dove le aspettative sono tutte state estinte, si è spenta tra le lacrime e il carcere delle mura domestiche.
Tornai al capezzale di mio padre. Quando lo vidi, non ritrovai in lui nulla dell’orco che era stato. Ormai era solo un vecchio che mi sorrideva, chiamandomi «Piccina mia».
Provai pietà e mai, mai una sola volta, sentimento di vendetta o odio. Al funerale sentii dei parenti ricordare la sua storia: sua madre era morta quando era piccolo, la matrigna aveva avuto delle strane attenzioni nei suoi confronti.
Il libro può sembrare scandaloso per certi versi, ricolmo di tanta ingiustizia perché oggi è strano sentire storie di tale portata, a meno che non siano provenienti dai paesi orientali dove la donna vale meno della costola dell’uomo. Eppure in uno spaccato della società dove tutti pensano a tirare fuori le proprie unghie per difendere l’indole libertina, può capitare di subire violenze non per forza fisiche, ma psicologiche, per esercitare uno strano potere nei confronti di chi si ha accanto, come vanto anche per gli altri, per dimostrare che si è più forti rendendo deboli il prossimo. Nel caso di Maria Sole, la forza però c’è stata, con il perdono è riuscita a liberarsi dalla ferite dell’infanzia per ricominciare a vivere. E diventare un esempio per tutti quelli che ancora sono relegati al limite dell’ignoranza.

Diario di una ragazza del Sud
Miriam Ballerini e Lina Piccione
Serel International, 2015
Pagine 124
Prezzo di copertina € 12,00

lunedì 6 luglio 2015

mercoledì 24 giugno 2015

Diario di una ragazza del sud

E' uscito il mio nuovo libro "Diario di una ragazza del sud". Una storia vera tratta da alcune pagine che mi sono state affidate da Lina Piccione, la quale ha collaborato alla stesura del libro. Dalla prefazione: "Mi è stato chiesto di costruire una sistemazione comoda dove poter adagiare la storia di una donna del sud, la quale ha espresso il desiderio di dare voce a una parte della sua vita; alla sua adolescenza non vissuta, ma piena di sogni, tanti sogni, non realizzati". Per chi fosse interessato, può richiederne una copia direttamente a me o sul sito della casa editrice
www.stefanotermaninieditore.it Grazie dell'attenzione! Miriam

venerdì 12 giugno 2015

Pennino d'oro



11 giugno 2015 il mio racconto Reportage vince il pennino d'oro del Lions Club di Varese: due posto pari merito.


mercoledì 6 maggio 2015

Per il pane quotidiano



L'associazione Photo Center Chiasso è stata inaugurata il 12 aprile 2014.
Ettore De Rosa, Michele Racah, e Mattia Sini, sono i protagonisti dell'avventura iniziata allora.
Tutti tre questi signori sono degli appassionati di fotografia e, dopo alcune deludenti esperienze presso dei foto club, hanno deciso di unire le loro forze per amalgamare degli ingredienti che siano diversi dai soliti.
L’intento del Photo Center di Chiasso è quello di unire chi è appassionato di fotografia e abbia voglia di crescere e imparare nuove cose.
Ma la loro arte vuole soprattutto aprirsi per dare un aiuto a chi ne ha più bisogno.
La prima esperienza in tal senso li ha visti protagonisti lo scorso maggio 2014 presso la Chiesa del Gesù di Como, per donare il ricavato della vendita delle loro opere, per la mensa dei poveri.
Seguita da una raccolta fondi per donare un defribillatore alla croce bianca di Mariano Comense.
Anche quest'anno, si rifarà la mostra "Per il pane quotidiano": le fotografie esposte, stampate su svariati tipi di supporto, verranno messe in vendita ed il ricavato sara’ devoluto interamente alla mensa dei poveri di Como.
Espongono i componenti del associazione "Photo Center Chiasso".
La mostra sara’ visitabile presso la sala conferenza in Via Primo Tatti 7 propiro di fronte alla Chiesa del Gesu’ a Como sabato 16 maggio 2015 dalle 14 alle 19 e domenica 17 maggio 2015 dalle 10 alle 17.
All'inaugurazione sarà presente la scrittrice Miriam Ballerini, la quale leggerà qualche brano inerente la filantropia.

© Miriam Ballerini

giovedì 30 aprile 2015

Prossimo evento

Un altro gruppo teatrale rimette in scena il mio racconto "Il gioco dei ricordi", tradotto in dialetto ticinese da Oswaldo Codiga​



una serata d'intense emozioni

martedì 21 aprile 2015

Prossimo appuntamento

cliccare sulla locandina per ingrandirla

lunedì 13 aprile 2015

I sogni nel cassetto




I SOGNI NEL CASSETTO

Alcuni mesi fa sono stata contattata dal Lions Club di Varese, per fare parte di un progetto al quale ho subito aderito.
Mi si chiedeva di scrivere un racconto partendo dall’idea: I sogni nel cassetto, realizzati o da realizzare.
Il ricavato dell’antologia che ne sarebbe nata, sarebbe servito come raccolta fondi a favore degli anziani delle case di riposo del territorio.
Io ho accettato volentieri, fornendo il mio racconto “l gioco dei ricordi”, già presente nel mio ultimo libro L’ultimo petalo.
Giovedì 11 aprile, presso la sede di Luvinate del Lions Club, è stata presentata l’antologia, con lettura e presentazione degli autori e dei loro racconti.
L’artefice del progetto è stata Armanda Cortellezzi Frapolli, facente parte del comitato Lions “Invecchiamento attivo”.
Grazie al socio del club Varese Europae Civitas, il lions Ernesto Cappelletti, che ha donato la quota per la realizzazione del progetto, è stato possibile far nascere questa bella antologia, scritta da persone appassionate di scrittura, con la presenza di alcuni scrittori già noti, fra i quali la sottoscritta.
Molto significativa la frase che hanno scelto per presentare questo progetto, presa in prestito da Jim Morrison: “Ognuno di noi ha un paio d’ali, ma solo che sogna impara a volare”.
Per tutti coloro che volessero avere una copia dell’antologia, così da aiutare economicamente il progetto a decollare, può farne richiesta ad Armanda Cortellezzi, scrivendo alla e-mail: armanda.cortellezzi@tin.it

© Miriam Ballerini

lunedì 30 marzo 2015

RECENSIONE DI UN ERGASTOLANO DEL LIBRO “FIORI DI SERRA”


RECENSIONE DI UN ERGASTOLANO DEL LIBRO “FIORI DI SERRA”

Ogni giorno mi tocca inventarmi e pensare come trascorrere la giornata. E vivendo in pochi metri quadri con delle sbarre dietro e un cancello davanti non è facile. Per fortuna ho dei libri da leggere e la penna per scrivere. (Diario di un ergastolano: www.carmelomusumeci.com).

Ci sono dei giorni che il carcere dà un tal senso d’inutilità che non riesci neppure a sentirti infelice. E quando mi viene il desiderio di uscire e non posso farlo mi metto a leggere perché i libri mi aiutano a segare le sbarre della mia finestra e mi trasmettono la forza per esistere e resistere. In questi giorni ho letto un bel libro della scrittrice e poetessa Miriam Ballerini dal titolo “Fiori di serra” (Rapsodia Edizioni ISBN 978-88-99159-12-2  Pag. 239  € 15,00), che sarà presentato a Francoforte alla tradizionale fiera del libro della città.
Il libro di Miriam è importante perché parla di carcere, dando voce e luce ai detenuti. E sfogliando le sue pagine si viene a sapere che in carcere il dolore, la delusione e la sofferenza sono normali, sono pane quotidiano.
Leggendo fra le righe si scopre che i prigionieri si sentono umiliati e mortificati, poiché sentono che la società non li vuole perché li considera cattivi e colpevoli per sempre.
Io sono fortemente convinto che è un libro da consigliare ai politici, perché, forse, questa lettura potrebbe essergli utile per migliorare le carceri e portare la legalità nelle nostre “patrie galere”, poiché il sistema spesso ci vuole migliori, costruttivi e propositivi; ma al momento opportuno ci ricorda che siamo solo spazzatura sociale. Credo che una società che rinuncia al perdono e chiede giustizia, ma pensa alla vendetta, rinunci alla libertà, alla serenità e alla felicità.
L’opera di Miriam è un libro che emoziona e ti fa immaginare come vive e cosa pensa un prigioniero, confermando che il carcere è la privazione di tutto: dalla libertà di scegliere, che è l’atto fondamentale della condizione umana; fino al divieto di amare. Dentro questo libro ci sono sentimenti, passioni e sofferenze che provano tutti i detenuti dietro le mura di una prigione.
È un’opera che merita non solo di essere letta, ma di farne anche il passaparola per farlo conoscere e farlo adottare nelle scuole.
Vi confido che una delle cose che più mi hanno colpito di questo libro è il titolo: Fiori di serra. Perché Miriam, con la sua umanità e sensibilità, paragona i detenuti, nonostante il male che hanno fatto, a dei fiori che vivono e crescono in una serra.
Buona lettura.

Carmelo Musumeci
Carcere di Padova aprile 2015

lunedì 2 marzo 2015

Serata ad Appiano G.

Sarà presente anche lo psicologo Claudio Tosoncin

sabato 21 febbraio 2015

giovedì 19 febbraio 2015

Expo Gate 2015

Sabato 14 febbraio al Expo gate, per la presentazione dell'antologia dov'è incluso anche un mio testo. Su 300 partecipanti, 38 poesie pubblicate!




venerdì 6 febbraio 2015

HORROR

E' appena uscito il volume "Il serpente", raccolta dei racconti horror partecipanti al concorso lucenera indetto dalla Sensoinverso edizioni.
Anche io sono presente con un mio racconto di genere "Il dentista".
Per ordinazioni potete rivolgervi direttamente alla casa ed.

 

NUOVA EDIZIONE PER FIORI DI SERRA


Nel 2008 veniva pubblicato “Fiori di serra” un romanzo, in parte biografico, che tratta di carcere.
Uscì con la Serel International di Genova e, in questi anni, ha fatto ottenere alla sua autrice Miriam Ballerini, molte soddisfazioni.
Un quarto premio al concorso internazionale Europa a Lugano, dove spicca la presenza dei patrocini del Vaticano e del Parlamento Europeo; al terzo premio al concorso Città di Fucecchio, premio dedicato a Indro Montanelli.
Per due anni di seguito è stato adottato dalle terze di un liceo di Lodi, nel corso di filosofia.

Ora trova nuovo splendore in questa nuova edizione con una casa editrice diversa, la Rapsodia Edizioni di Roma, la quale ha una vasta distribuzione su tutto il territorio italiano e il canton Ticino.
Inoltre, il romanzo verrà portato alla fiera del libro di Francoforte. Un traguardo d’eccellenza.